giovedì

LA SGAMBEDA 2009

Nella prima gara della Fis marathon cup, l’affermazione della squadra russa condotta da Sergey Shiriaev si è unita all’oro dell’ucraina Shevchenko in campo femminile. La stagione delle granfondo di sci nordico è partita mostrando persino un’ottima prestazione della nazionale azzurra delle Lunghe Distanze, in grado di accaparrarsi due argenti grazie alle prestazioni dei propri atleti. Shiriaev ha infatti vinto al fotofinish la ventesima edizione della Sgambeda, precedendo per un soffio Santus e Sommerfeldt sul traguardo di Livigno. La Shevchenko è riuscita a staccare Antonella Confortola e la russa Yulia Tchkaleva. Durante 42 km di gara, il gruppo dei migliori ha imposto un’andatura veloce, presentandosi compatto in vista dell’arrivo e risolvendo la competizione allo sprint, come di norma. Solo i norvegesi Svartedal e Aasen, con il supporto dei russi Shiriaev e Sorin, avevano tentato di evitare la volata, velocizzando il ritmo verso il 35° km. I russi hanno imposto il proprio passo durante l’ultima frazione del tragitto. All’entrata dello stadio del fondo, si è quindi presentato un gruppo di 11 unità, con l’italiano Fabio Santus pronto a sferrare il colpo decisivo. Shiriaev è riuscito a far valere le proprie qualità atletiche nel rush conclusivo: ha scelto di restare nella corsia di centro e si è gettato in scivolata sulla linea dell’arrivo, precedendo i rivali e chiudendo la gara in 1:38’08”3, con un vantaggio di 1 decimo nei confronti di Santus (1:38’08”4) e di 3 decimi nei confronti di Sommerfeldt (1:38’08”6). Marco Cattaneo, 12° in 1:38’14”3, ha quindi dovuto lasciare a Shiriaev il pettorale di leader della Fis marathon cup, che aveva conquistato al termine della scorsa stagione. "È stato tutto perfetto -, ha detto all’arrivo il russo -. Ottimi sci, neve ideale, grandi avversari…" La competizione internazionale ha fatto rilevare esponenti di 9 Stati tra i primi 11 atleti. Si devono enunciare i soddisfacenti risultati degli altri italiani: Florian Kostner (15° in 1:38’28”8), Bruno Carrara (17° in 1:38’29”7), Roland Clara (18° in 1:38’40”0), Sergio Bonaldi (19° in 1:38’42”7) e Roberto De Zolt (20° in 1:38’43”6). In campo femminile, l’azzurra Antonella Confortola, reduce dalla 10 km a tecnica libera di Davos, ha lasciato spazio al forcing di Valentina Shevchenko solo nel finale, accontentandosi dell’argento. L’olimpionica di Torino si è accaparrata un buon risultato, che ne conferma il positivo stato di forma. La Shevchenko ha chiuso in 1:46’28”5, conducendo la gara fin dall’inizio. Antonella Confortola, distanziata di 300 metri, è giunta all’arrivo in 1:46’53”6. La russa Yulia Tchkaleva, a cui vanno riconosciute le fatiche della vittoria nell’Alpen Cup in Alta Badia, è arrivata terza in 1:51’45”7, davanti alla compagna di squadra Natalia Zernova. Solo quinta la svedese Jenny Hansson, che ha corso con il “red bib” della Fis. L’antidoping non ha fatto notare problemi.